Qualche settimana fa ho ricevuto una mail non consueta: mi scriveva il fratello americano di un uomo detenuto in Italia.
La prima mail era in inglese, dopo un paio d’ore ne ricevo un’altra in un italiano formale e quasi perfetto. Sorrido e penso ai vantaggi che un gelido strumento tecnologico come un traduttore automatico possa offrire a una motivazione forte e calda. L’intenzione era semplice quanto intensa: “la prego mi aiuti, non vedo mio fratello da 10 anni, mi aiuti a organizzare la visita”.

In tanti anni di attività in LPP era la prima volta che mi capitava un messaggio così.
Leggo, rileggo ma non trovo riferimenti alla città in cui il fratello sarebbe detenuto. Gli rispondo e subito mi dà le informazioni che mancano.
È venerdì sera, perciò tutto rimane in sospeso per due giorni e intanto segno in agenda di chiamare a inizio settimana l’istituto per verificare se le cose corrispondono.
Il lunedì mattina non ho bisogno di controllare l’agenda e chiamo. Mi presento e mi faccio passare l’area educativa. Trovo subito qualcuno e non è scontato: spesso gli educatori sono in reparto per i colloqui e può capitare di non riuscire a parlare all’istante con qualcuno. Spiego la situazione e l’educatrice con cui parlo decide di passarmi una collega. Disponibilissima, anche questa funzionaria non conferma dati che non può comunicare ma mi dà le opportune indicazioni per chiamare l’ufficio colloqui a una certa ora. Così faccio e, anche in quel caso, un’agente molto gentile, nel rispetto del suo ruolo e senza dare informazioni riservate, mi descrive cosa è possibile fare e poi aggiunge: “senta, fino alle sei stasera noi ci siamo, se scrivesse una mail oggi stesso, gli risponderemmo subito”. Non era solo sollecitudine professionale, ci ho sentito calore.

Insomma, è stata una cosa piccola, semplice ma mi è sembrata una specie di catena di bene che si è messa in moto con grande fluidità.
Mi ha fatto piacere contribuire a creare, con le altre donne con cui ho parlato, queste condizioni positive e il fratello…non sapeva più come ringraziare!
Grata di questa occasione, mi sono anche sentita per qualche giorno nel team Le assistenti di Babbo Natale. Auguri!