Unione Buddhista Italiana
Quando insegni il buddhismo non incoraggiare la gente a diventare buddhista, incoraggiala piuttosto a coltivare dentro di sé le qualità dell’amore, della compassione, della responsabilità universale, della saggezza.
Tenzin Gyatzo, XIV Dalai Lama
Il patrocinio dell’Unione Buddhista Italiana
È proprio grazie al generoso contributo di UBI che il progetto Liberation Prison Project in Italia ha avuto il maggior sviluppo. L’incoraggiamento che sentiamo, oltre al sostegno materiale, è per noi ogni giorno motivo di impegno e dedizione. Ci fa piacere poter esprimere anche da qui il nostro sentito ringraziamento. Grande è l’opportunità di condividere valori comuni.
Si riporta di seguito un estratto adattato dal testo presente sul sito dell’Unione Buddhista Italiana a cui rimandiamo per ulteriori dettagli.
L’Unione Buddhista Italiana inizia la sua storia nel 1984 (…) e raggruppa le diverse realtà del buddhismo in Italia.
La proposta di Statuto (…) fu siglata il 17 aprile del 1985 a Milano da nove centri buddhisti. L’obiettivo era di costituire una associazione di centri buddhisti delle varie tradizioni che potesse essere il referente unico di fronte allo Stato e alle Istituzioni; l’anno successivo si aggiunsero altri nove centri e il numero è continuato a crescere tanto che l’UBI oggi comprende 54 centri.
L’UBI sin dalla sua origine si è posta come un’unione di centri e si propone di sostenere e rappresentare l’insieme del movimento buddhista nel rispetto di tutte le tradizioni storiche.
Le sue finalità sono principalmente quelle di riunire e assistere i diversi gruppi buddhisti, italiani, per contribuire alla diffusione degli insegnamenti e delle pratiche della dottrina buddhista, sviluppare la collaborazione tra le diverse scuole e favorire il dialogo con le altre comunità religiose e con le istituzioni culturali e accademiche su argomenti di interesse comune, coltivare rapporti con l’Unione Buddhista Europea, la Federazione mondiale dei buddhisti e altre organizzazioni buddhiste internazionali.
Il buddhismo rappresentato dall’UBI si connota per un forte spirito di apertura e dialogo verso le altre religioni (…) infatti l’UBI e i suoi centri partecipano attivamente ai tavoli interreligiosi presenti nelle maggiori città Italiane (…).
In collaborazione con le organizzazioni del terzo settore, l’UBI, tra molte altre attività, sostiene progetti umanitari e sociali, in Italia e all’estero, rivolti alle categorie più fragili della popolazione e per l’affermazione dei diritti umani e di cittadinanza oltre che a progetti che favoriscono il rispetto dell’ambiente e promuovono una cultura della sostenibilità umana e sociale, del diritto al lavoro e all’inclusione sociale per tutti i cittadini, italiani e di origine straniera, e per lo sviluppo di un’economia verde e sostenibile.