Valori e codice etico

Promettimi: anche se ti scagliassero contro una montagna di odio e di violenza; anche se ti camminassero addosso calpestandoti come un lombrico, anche se ti smembrassero e ti sventrassero, ricorda, fratello, ricorda: l’uomo non è il nostro nemico. L’unica cosa degna di te è la compassione: invincibile, senza limiti, incondizionata. L’odio non ti farà mai tenere testa alla bestia che è nell’uomo.
Estratto da un poema di Thich Nhat Hanh, 1965

Valori

Ispirandosi agli insegnamenti e ai valori condivisi quotidianamente da Sua Santità il XIV Dalai Lama, Lama Zopa Rinpoce, la Ven. Robina Courtin e traendo ispirazione dagli insegnamenti di Lama Thubten Yeshe, LPP ha tra i propri valori fondanti quello di alleviare la sofferenza mentale ed emotiva delle persone detenute ed ex detenute.
Ogni operatore in prima persona percorre un sentiero di lavoro personale ispirato allo studio della mente che si ispira alla filosofia di matrice buddhista e dunque ha poi tra i valori che intende trasmettere quello di accompagnare le persone che incontra nell’attuazione di cambiamenti relativi alla propria disposizione mentale ed emotiva e nel comportamento affinché ognuno possa risultare più di beneficio per il proprio interesse e per quello della comunità in generale.
In virtù del contatto regolare e frequente con le persone detenute, si definisce come valore quello di creare e codificare una nuova modalità di approccio personale che possa integrarsi e collaborare con quello esistente all’interno delle carceri italiane.
In una prospettiva ampia di accoglienza e relazione d’aiuto non vengono tralasciate azioni che possano risultare di beneficio alle famiglie dei detenuti, al personale amministrativo e di polizia penitenziaria operanti all’interno del sistema carcerario italiano.
Propugnare questi valori passa anche dall’attenzione costante verso quegli ambiti che possano rivelarsi utili a raggiungere detti obiettivi quali ad esempio il contesto della psicologia, della neuroscienza, della mindfulness e della psicologia buddhista e dell’equilibrio emotivo.

CODICE ETICO LIBERATION PRISON PROJECT ITALIA

1 INTRODUZIONE E PRINCIPI

1.1 INTRODUZIONE
Il Codice Etico Comportamentale costituisce un complesso di principi e di regole di valore etico cui si attiene chiunque operi in Liberation Prison Project Italia ETS (da qui in avanti per semplicità chiamato LPP o Associazione) e tutti i soggetti che hanno rapporti con esso nello svolgimento delle attività di rispettiva competenza. Per quanto riguarda gli operatori attivi presso il carcere, sottoscriveranno anche un vademecum operatori. Il Codice Etico Comportamentale rappresenta il documento ufficiale di LPP che contiene la dichiarazione dei principi, dei valori, l’insieme dei diritti-doveri e delle responsabilità di LPP nei confronti dei portatori di interesse (Pubblica Amministrazione, operatori, fornitori, collaboratori esterni, popolazione detenuta, altre associazioni religiose e culturali).

1.2 PRINCIPI GENERALI

Principio di legalità
LPP, oltre a rispettare, nello svolgimento della propria attività, le leggi e i regolamenti vigenti, comunitarie, nazionali e locali, intende osservare elevati standard etici, nella conduzione quotidiana del proprio lavoro, e collabora solo ed esclusivamente con soggetti che si attengono alle suddette normative. LPP non persegue finalità di lucro e si ispira ai seguenti principi:

Rispetto di leggi e regolamenti, onestà e legalità
Tutti gli operatori LPP, a ogni livello di responsabilità, sono tenuti a mantenere un atteggiamento di servizio e di massima correttezza umana e professionale. La consapevolezza delle ricadute positive e negative dell’operatore impone allo stesso l’assoluto rispetto sia delle norme etiche di LPP, che delle norme legali che regolano il diritto civile e penale, nonché le normative in tema di sicurezza e della privacy connesse con il proprio ruolo professionale.

Trasparenza e correttezza
L’attività di LPP e di tutti i suoi operatori ad ogni livello e grado di responsabilità, è improntata alla massima trasparenza. I soggetti che hanno rapporti con LPP vengono posti nella condizione di avere informazioni complete e precise in modo da operare scelte consapevoli. Nello svolgimento degli adempimenti di carattere economico vanno resi noti i comportamenti utili per cogliere il reale andamento economico di LPP e per consentire di verificare una condotta senza scopo di lucro, come è nelle regole statutarie di LPP. Le informazioni e le comunicazioni vanno rese in termini chiari e comprensibili.

Efficacia, efficienza ed economicità
LPP intende svolgere la propria attività secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità, sempre nel rispetto degli altri principi generali qui richiamati, attraverso l’uso ottimale delle risorse disponibili e attraverso l’eliminazione di fattori di spreco o di indebito aggravio. LPP si propone di svolgere continua attività formativa e informativa per accrescere il grado di adeguatezza dei propri operatori e collaboratori nei diversi livelli e anche per migliorare le loro capacità gestionali in seno all’Associazione.

Riservatezza
LPP assicura in ogni settore della propria attività il rispetto delle norme e delle regole in materia di riservatezza e si impegna ad attivare ogni utile accorgimento per evitare un uso improprio delle informazioni acquisite. Nell’acquisizione, trattamento e comunicazione dei dati, LPP è tenuto a osservare le modalità necessarie per la tutela e la riservatezza dei dati personali in conformità alle norme di legge.
Agli operatori e ai terzi che collaborano con LPP è fatto divieto di utilizzare le informazioni di cui sono venuti a conoscenza per scopi diversi rispetto alla stretta esplicazione delle funzioni dettate dal proprio ruolo nell’Associazione.
Gli operatori qualificati nella relazione d’aiuto (psicologi, counselor, assistenti sociali) inoltre sono già tenuti al segreto professionale proprio della categoria (si rimandano gli interessati al vademecum operatori per ulteriori dettagli).

Non-discriminazione
LPP ritiene che sia principio fondamentale per ognuno essere trattato equanimemente, con rispetto e dignità.
Al suo interno, LPP desidera mantenere un ambiente di lavoro sereno, in cui tutti possano lavorare nel rispetto delle leggi, dei principi e dei valori condivisi; in particolare esso non tollera alcuna forma di isolamento, sfruttamento o molestia per qualsiasi causa di discriminazione, per motivi personali o di lavoro. LPP incoraggerà attivamente tutte le persone nelle loro attività ed eviterà qualsiasi forma di discriminazione nei confronti degli interessati in base alla loro associazione, impiego o età, etnia, non abilità di qualsiasi genere, discendenza, orientamento affettivo o sessuale, affiliazione religiosa o politica, stato matrimoniale e circostanze personali e sociali.
LPP diffonderà informazioni e tenterà con i mezzi della discussione, così come con gli altri mezzi adeguati, di educare lo staff e i membri LPP a una sempre maggiore comprensione, apprezzamento e rispetto dei diritti umani di tutti.

Conflitto di interesse
In LPP, nessuno tra operatori, collaboratori, soci o consiglieri del direttivo terrà comportamenti prenderà decisioni nell’ambito delle proprie mansioni che possano generare un vantaggio immediato o differito per sé stesso, i propri famigliari o conoscenti a discapito dell’interesse dell’Associazione. Chiunque tra operatori, collaboratori, soci o consiglieri del direttivo è comunque tenuto ad astenersi dal prendere parte a decisioni o ad attività in cui ricorrano ragioni di opportunità personale.

 

2. REGOLE DI COMPORTAMENTO

2.1 COMPORTAMENTI DI LPP

Regole generali
Tutti i destinatari del presente Codice Etico sono tenuti a osservarne, in qualsiasi situazione e contesto, i contenuti e i principi ispiratori nell’ambito delle loro specifiche funzioni, attribuzioni e attività.
Ciascun destinatario del presente Codice Etico è espressamente tenuto a conoscere il contenuto, a contribuire attivamente alla sua attuazione e a segnalarne eventuali carenze e violazioni.

Al Codice verrà data ampia diffusione e comunicazione all’esterno, attraverso la pubblicazione sul proprio sito internet www.liberationprisonproject.it.
La politica etica sarà inclusa in ogni training dello staff e dei volontari.

Principi di contabilità
Il sistema di contabilità garantisce la registrazione di ogni operazione di natura economico/finanziaria nel rispetto dei principi, dei criteri e delle modalità di redazione e tenuta della contabilità dettate dalle norme vigenti. I destinatari qualora vengano a conoscenza di omissioni, falsificazioni o inesattezze nelle registrazioni contabili o negli atti a queste riconducibili sono tenuti a informare tempestivamente i soggetti preposti alla verifica.

Rapporti nei confronti dei collaboratori
Nella gestione dei rapporti con i collaboratori, i criteri di condotta, di seguito esplicitati, integrano le norme di settore e/o di contratto e costituiscono uno strumento di definizione e di sviluppo di comportamenti responsabili, formalizzando l’impegno a comportarsi sulla base dei principi etici e di legittimità, equità ed eguaglianza, tutela della persona, diligenza, trasparenza, onestà, riservatezza, imparzialità, protezione della salute.

2.2 COMPORTAMENTI DEGLI OPERATORI E DEI COLLABORATORI

Comportamento nella vita privata
I collaboratori e gli operatori, nei rapporti privati, evitano ogni abuso della propria posizione nell’ambito di LPP con lo scopo di conseguire indebiti vantaggi per sé o per altri.

Modalità di comunicazione online
Data la delicatezza delle comunicazioni online soprattutto attraverso i social network, auspichiamo che tutti gli operatori che abbiano un ruolo in LPP siano consapevoli circa l’uso di retta parola e che quindi comunichino pubblicamente attenendosi sempre a un comportamento etico e non discriminatorio.

Doveri di imparzialità e di disponibilità
I collaboratori e gli operatori operano con imparzialità, senza indulgere in trattamenti di favore; assumono le proprie decisioni nella massima trasparenza e respingono indebite pressioni. Non determinano né concorrono a determinare situazioni di privilegio.

Retta intenzione, retta parola, retta azione
Quanto esposto nei punti precedenti e, in senso più ampio, in virtù dell’ispirazione alla filosofia di matrice buddhista che caratterizza la nostra Associazione, chiunque è invitato a prendere parte all’Associazione secondo un atteggiamento che rispecchi retta intenzione, retta parola e retta azione. Questo invito vale per tutti ma, in particolare, per coloro che seguono gli Insegnamenti buddhisti e che, oltre a questi tre aspetti, ne includono altri, ivi compresi per alcuni il rispetto dei precetti.
Più in generale, auspichiamo vivamente che ogni operatore/praticante si senta chiamato alla realizzazione di tutta la propria vita secondo un vero e proprio Progetto Etico.

Confidenzialità
I collaboratori e gli operatori dovrebbero rispettare la confidenzialità dei soggetti con cui interagiscono e in particolare delle persone detenute, e trattare tutte le comunicazioni da parte di questi in modo professionale. I collaboratori e gli operatori dovrebbero considerare che tutte le conversazioni con le persone detenute e gli altri soggetti sono private e non divulgheranno informazioni acquisite nella conversazione a meno di relazionare agli educatori e al supervisore.

 

3 CONDOTTA NEI COMPORTAMENTI CON RILEVANZA ESTERNA

3.1 RAPPORTI E RELAZIONI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

I rapporti di LPP con la Pubblica Amministrazione devono essere improntati alla massima trasparenza e correttezza. In particolare devono essere intrattenute le necessarie relazioni, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni attribuite in base alla Legge, nonché in spirito di massima collaborazione con le Amministrazioni dello Stato, in Italia o in altri Paesi.
A tal fine, LPP si impegna a:

  • operare esclusivamente attraverso i canali di comunicazione ufficialmente preposti con gli interlocutori della Pubblica Amministrazione a livello nazionale e internazionale, comunitario e territoriale;
  • rappresentare gli interessi e le posizioni di LPP in maniera trasparente, rigorosa e coerente, evitando atteggiamenti di natura collusiva.

Inoltre, è vietato falsificare, alterare o mettere dati e informazioni al fine di ottenere un indebito vantaggio o qualsiasi altro beneficio per LPP.

3.2 COMPORTAMENTI VIETATI

a) Corrispondere oppure offrire, direttamente o indirettamente sotto forme diverse, aiuti o contribuzioni, pagamenti o benefici materiali a dipendenti pubblici/pubblici ufficiali/incaricati di pubblici esercizi per influenzare o compensare un atto del loro ufficio o per promuovere o favorire interessi di LPP.
b) Accordare altri vantaggi di qualsiasi natura a dipendenti pubblici/pubblici funzionari.
c) Presentare e/o effettuare dichiarazioni non veritiere innanzi alla Pubblica Amministrazione e innanzi alla Magistratura.
d) Destinare somme ricevute dalla Pubblica Amministrazione a titolo di contributi, finanziamenti, o altre forme di erogazione, a scopi diversi da quelli per cui sono state concesse.
e) Emettere richieste di acquisto di beni o servizi che non trovino riscontro in una specifica e motivabile esigenza di LPP e che non siano autorizzate in base alle deleghe conferite.
f) Riconoscere compensi a consulenti e fornitori che non trovino giustificazione in relazione al tipo di incarico da svolgere, non siano stati preventivamente autorizzati e/o evidenzino un conflitto di interessi tra il proponente l’incarico e l’eventuale beneficiario.

3.3 RAPPORTI CON I TERZI

a) LPP provvede alla stipula di contratti di qualsiasi natura o al conferimento di incarichi professionali con l’esclusivo obiettivo di perseguire il maggior vantaggio per LPP nel rispetto delle leggi e norme di settore.
b) Nello svolgimento delle procedure negoziali, i preposti a tali attività devono ispirare il proprio operato ai principi di correttezza e buona fede prevedendo strumenti contrattuali idonei a garantire il soddisfacimento delle esigenze di LPP.

4. PROCEDURA DI SALVAGUARDIA E DI RECLAMO

Le procedure di reclamo servono a coloro che non sono riusciti a risolvere personalmente una disputa in modo informale o che hanno riscontrato violazioni (a danni propri o di terzi) del codice etico di LPP e/o del codice etico dell’operatore.
I reclami possono essere presentati al proprio supervisore, se riguardanti attività più specificamente inerenti l’attività in carcere, oppure alla Segreteria per reclami di altra natura.
Qualora il supervisore dovesse essere oggetto di reclamo, il reclamo può essere rivolto alla Segreteria.
Qualora la Segreteria dovesse essere oggetto di reclamo, il reclamo può essere rivolto alla Direzione.
In caso di reclami che coinvolgono dispute tra due parti che risultano essere irrisolvibili con altro mezzo, è possibile disporre una procedura di mediazione, su indicazione di mediatore esperto nominato da LPP.

VADEMECUM OPERATORI LPP

Di seguito un ampio estratto che enuncia ciò a cui ogni operatore si deve attenere. L’operatore LPP:

  1. Si presenta sempre all’Istituto Penitenziario a nome di LPP e non a titolo individuale.
  2. Si presenta agli educatori con introduzione e informazione di LPP (tramite Segreteria) e del supervisore che lo seguirà. Ad attività avviate si relazionerà direttamente con gli educatori per i dettagli settimanali ma terrà informata Segreteria in ogni momento nodale.
  3. Prima di iniziare un gruppo stilerà un progetto da inviare al supervisore e alla Segreteria per approvazione. Quest’ultima lo invierà all’Istituto.
  4. Per qualunque richiesta, modifica, cambiamento di cui possa avere bisogno all’interno dell’Istituto informerà gli educatori. Se ci fossero anomalie o situazioni che appaiono come delicate in relazione alle persone detenute o a situazioni nelle quali si fosse venuto a trovare, informerà subito il suo supervisore e, in accordo con lui, gli educatori.
  5. All’interno dell’Istituto lavora in rete (aggiornamenti, scambio informazioni, riunioni, ecc) non solo con gli educatori ma anche con altre figure professionali (psicologi, assistenti sociali, volontari di altre associazioni di vario genere e tipo) e con il personale di Polizia Penitenziaria.
  6. È sottoposto ad un obbligo deontologico per il quale non stabilisce relazioni personali né sentimentali con le persone detenute, non comunica il proprio indirizzo di residenza o domicilio, né stabilisce contatti social (es. amicizia su Facebook, Linkedin ecc.).
  7. È tenuto al segreto professionale e comunicherà aggiornamenti agli educatori quando questi lo richiedono non scendendo in dettagli non necessari a definire il quadro. Lo stesso livello di informazioni saranno condivise in modo confidenziale con il supervisore. Le persone detenute, a inizio percorso, sono informate che l’operatore relazionerà gli educatori circa la partecipazione agli incontri
  8. Non dà seguito a favori o richieste personali (contattare telefonicamente parenti, conoscenti o avvocati, introdurre o esportare dall’Istituto Penitenziario qualsiasi oggetto, ecc)
  9. È conscio che i percorsi di consapevolezza, ispirati alla filosofia di matrice buddhista (siano essi di gruppo o individuali) non sono percorsi di revisione del reato. Se una persona detenuta durante un incontro dovesse orientare la conversazione su temi che non riguardano l’ambito di quest’ultimo, con gentilezza ma anche determinazione, l’operatore ricondurrà la conversazione in un seminato coerente con il mandato (potrebbe accadere che una persona detenuta si senta portata ad aprirsi su confidenze riservate e che possano essere eventualmente relative ad atti illeciti dei quali non si deve essere messi a parte).
  10. Si dovrà confrontare e dovrà avere l’approvazione del supervisore per qualsiasi aggiornamento scritto richiesto dagli educatori relativamente al percorso di gruppo e individuale.
  11. Per quanto riguarda la trasmissione di contatti mail che, per esempio, possono essere stati utilizzati durante il lockdown per mantenere il contatto epistolare, questo è a discrezione dell’operatore. Il contatto eventualmente del proprio telefono, utilizzato in certi casi soprattutto per contatti con affidati, è a discrezione dell’operatore. Per entrambi i casi ogni operatore è consapevole della delicatezza e permanenza di queste comunicazioni circa le quali, in nessun modo, si ritiene responsabile LPP.
  12. Si riconduce alla formazione LPP e ai contenuti concordati con il proprio supervisore riguardo il lavoro in carcere; per questioni relative all’organizzazione e alla parte amministrativa si riferisce alla Segreteria.
  13. Ogni fine trasmette un rendiconto dell’operato alla Segreteria come da comunicazioni iniziali.
  14. Dedica una parte del tempo speso in attività dell’Associazione in forma volontaria
  15. Ogni operatore dichiara altresì di aver preso visione del Codice Etico e dello Statuto di LPP e di condividerne per intero il contenuto e i principi.

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