Le Lazzarelle ci fanno simpatia! E allora per parlare di loro partiamo dai numeri, importanti, che la cooperativa registra.

90%: percentuale di donne impiegate che non sono rientrate in circuiti criminali
70: le donne assunte dalla cooperativa
56: residenti nella provincia di Napoli e 4 straniere
50.000: confezioni di caffè all’anno con un potenziale di 100.000

La Cooperativa sociale Lazzarelle, nata nel 2010, è un’impresa femminile che produce caffè artigianale nel carcere femminile di Pozzuoli impiegando le donne che lì sono detenute. L’obiettivo è favorire processi di inclusione e riabilitazione attraverso un lavoro che valorizzi le capacità e le potenzialità di persone che provengono da contesti o situazioni di marginalità economica e di vulnerabilità sociale.
La Cooperativa non riceve finanziamenti pubblici ma vive della propria produzione. Nel 2019 la Cooperativa ha vinto il primo premio imprenditori per l’economia civile.

Nel caso specifico del carcere femminile di Pozzuoli, meno del 5% delle donne detenute sono legate a reati di sangue o di particolare gravità sociale. Eppure, una volta fuori, la detenzione si configura come uno stigma per le donne più deboli, che non provano nemmeno a cercare lavoro. Molte di queste donne in realtà dispongono di saperi e conoscenze che possono essere valorizzate e messe a sistema: a partire dal campo della produzione alimentare e della preparazione e somministrazione di cibi, dove la maggior parte di loro ha una esperienza familiare. Da qui si può ripartire per creare un legame tra le donne e la comunità esterna che gradualmente conduca dal carcere alla libertà.

Ci racconta Imma Carpiniello con cui abbiamo chiacchierato per conoscere questa significativa realtà: “Produciamo una miscela di caffè artigianale di qualità arabica secondo l’antica tradizione napoletana. Double fairtrade: i nostri grani di caffè sono prodotti dalla cooperativa Shadhilly aggregando piccoli produttori del Sud del mondo, nel rispetto di parametri di sostenibilità sociale e ambientale, senza aggiunta di additivi in nessuna delle fasi dalla raccolta alla lavorazione, rispettando i tempi naturali di preparazione della antica scuola artigiana napoletana. Le nostre confezioni di caffè sono realizzate in materiale plastico senza alluminio in modo da poter essere riciclate con la plastica nella raccolta differenziata. Nel 2017 abbiamo ampliato la linea di produzione con tè e tisane. Attualmente produciamo e distribuiamo circa 50.000 confezioni di caffè l’anno, con una capacità produttiva implementabile a 100.000 confezioni, senza modifiche all’impianto.
Mi fa piacere dirti anche che collaboriamo attivamente con le realtà italiane dell’economia carceraria che operano in differenti settori produttivi, e che hanno attività complementari con le nostre“.

Nel 2020 la Cooperativa Lazzarelle ha aperto un Bistrot nella Galleria Principe di Napoli impiegando anche donne detenute del carcere di Pozzuoli.
Tra gli obiettivi di medio periodo: dare impiego in diverse modalità a un numero maggiore di donne.

Con grande senso pratico nel loro futuro intendono
– incrementare la produttività della torrefazione
– strutturare un rete distributiva e di marketing
– ottenere un certificato di sostenibilità

Indubbiamente hanno le idee molto chiare ma non è finita: in tema di differenziazione dei progetti e di inserimento post-detenzione, tra altre cose, hanno l’intenzione di aprire una casa per donne (detenute ed ex-detenute) vittime di violenza domestica, economica e psicologica.
Per la grinta dimostrata fin qui non abbiamo dubbi che ci riusciranno! Vi abbracciamo tutte strette strette!