Il 13 aprile ci ha lasciato l’amato Lama Zopa Rinpoche. La sua saggezza e la sua infinita compassione hanno toccato il cuore di centinaia di migliaia di persone nel mondo, comprese quelle detenute negli istituti penitenziari. È a Rinpoche che dobbiamo la nascita di Liberation Prison Project, nome che lui stesso diede al progetto nel 2000. A lui va la nostra gratitudine per l’ispirazione che le sue parole e il suo esempio ci hanno dato e continueranno a darci.

Ci fa piacere ricordarlo con il testo Liberi tutti, Liberi da tutto. Si tratta di una raccolta di consigli di Lama Zopa Rinpoche, direttore spirituale di Liberation Prison Project, in risposta alle lettere che gli hanno indirizzato negli anni persone detenute negli istituti penitenziari di tutto il mondo.

Di solito, le sue missive erano di tre o quattro pagine, ma non era raro che arrivassero a quindici o venti fogli dattiloscritti.
Un uomo ricevette una lettera di addirittura quarantacinque pagine! Rinpoche passava molto tempo a dettare la sua corrispondenza, tornandovi più e più volte nel corso dei giorni, scegliendo con cura le pratiche e i libri più adatti per ciascuno, trovando modi creativi per presentare gli insegnamenti e incoraggiando sempre tutti a non arrendersi mai e a usare il tempo in prigione nel modo più benefico possibile per la propria crescita spirituale. Le lettere sono state raccolte e riorganizzate dalla Venerabile Robina Courtin.

La portata della compassione e dell’amore sincero che Rinpoche ha offerto alle persone che gli scrivono è incredibile.
Le incoraggia a non rinunciare mai allo sviluppo del loro potenziale umano e alla loro capacità di aiutare il prossimo. Consigli che, a ben vedere, non sono adatti solo a chi sta scontando una pena in carcere, ma a tutti noi. Grazie Rinpoche per il tuo instancabile contributo e per il tuo grande cuore.

Prima etichettiamo le cose e poi crediamo all’etichetta.
È solo allora che qualcosa diventa sofferenza o felicità.

Lama Zopa Rinpoche