Quando abbiamo proposto a Gaspare Palmieri, psicoterapeuta e amico di Liberation Prison Project, di fare una canzone dedicata al nostro Progetto, mai avremmo pensato che potessero esserci parole e musica più adatte per descrivere il nostro impegno associativo e per scattare una fotografia del momento in cui, con una scelta consapevole, ci diamo la possibilità di salire su quel treno in corsa che finalmente ci porta a diventare ciò che veramente decidiamo di Essere.

Guardarsi Dentro è dedicato a tutti coloro che hanno il coraggio di affrontare e andare a patti con i propri demoni.

Provo un grande sollievo ogni qualvolta ascolto o pronuncio la frase “non siamo solo i nostri errori” e una forza straordinaria quando penso che c’è un potenziale pronto lì dentro di noi che aspetta solo di essere accolto e abbracciato.

Grazie Gaspare per averci raccontato così profondamente!

Grazie agli operatori, ai sostenitori e a tutti gli Amici di Liberation Prison Project: ogni vostro seppur piccolo gesto va nella direzione di scoprire quel tesoro. E questo può davvero fare la differenza!

Gaspare, a te la parola!
Lara

Trovo l’attività di Liberation Prison Project Italia fantastica! Come psichiatra da tempo appassionato e interessato alla mindfulness, quando ho conosciuto il progetto ne sono stato profondamente colpito. Ho riflettuto a lungo su quale avrebbe potuto essere il mio contributo a un’attività così di beneficio. Un giorno Lara mi ha proposto di scrivere una canzone che potesse raccontare l’attività dell’Associazione ed esprimere i sentimenti e le emozioni collegate all’intero progetto. Ho letto alcune pubblicazioni e guardato alcuni video contenenti testimonianze di persone detenute e operatori che avevano partecipato ai percorsi proposti da Liberation e in poche settimane è nata la canzone Guardarsi dentro, che mi è stata completamente ispirata e che quasi naturalmente è venuta a galla nella mia mente e nel mio cuore. Nel testo ho cercato di raccontare come, coltivare la consapevolezza, possa diventare un’occasione di cambiamento, essere una strada per ristabilire un equilibrio emotivo, al di là della storia personale di ognuno e degli errori del passato. Guardarsi dentro è un lavoro faticoso, che richiede molta pazienza ma anche fiducia per il fatto che ciò che vediamo può non piacerci o spaventarci. Dall’altra parte i possibili benefici del lavoro introspettivo sono davvero potenzialmente infiniti e accessibili a tutti, davvero a ciascuno di noi.

L’arrangiamento del brano è del musicista Lorenzo Mantovani, con cui collaboro da oltre dieci anni anche con il progetto Psicantria. La canzone è stata registrata lo scorso dicembre al Groove Factory Recording Studio di Castel Maggiore (Bo) da Alessandro Cosentino, che ha suonato anche il violino. Federica Prata ha suonato il pianoforte e Giuseppe Franchellucci il violoncello. Il mix e il master sono stati realizzati da Dario Casillo. Le riprese video da Paolo Roberto Pianezza. È stata una giornata di cui serbo un ricordo bellissimo di lavoro di squadra a cui ha partecipato anche Lara, che ringrazio moltissimo per questa opportunità e stimolo creativo. Spesso le canzoni hanno il potere magico di unire e aggregare le persone e anche per me questo brano è stata l’occasione per conoscere diversi operatori di Liberation Prison Project, tutte belle persone che fanno un lavoro davvero prezioso in un contesto difficile.

Gaspare

Gaspare Palmieri è un cantautore, psichiatra modenese. È cofondatore del progetto Psicantria (www.psicantria.it) di psicoeducazione attraverso le canzoni, con cui ha prodotto tre libri-CD per l’editore La Meridiana (uscirà a settembre il quarto dal titolo “Abitarsi. La Psicantria delle emozioni”). Ha prodotto tre CD solisti con il progetto Gappa (www.gappa.it). Ha pubblicato due saggi per l’editore Arcana “Psicorock, storie di menti fuori controllo” (2016) e “Forse non sarà domani. Invenzioni a due voci su Luigi Tenco” (2017). È coautore insieme a Cristian Grassilli e a Francesco Guccini della canzone “Notti”, contenuta nell’album “L’Ultima Thule” (2012). È stato finalista al Musicultura Festival (edizione 2009), con il brano “Mio Fratello”. È tra i soci fondatori del centro Dharma Shala ASD (yoga, meditazione e mindfulness) di Modena.

Guardarsi dentro
C’è il momento anche dopo un grande un errore
di incontrare una piccola occasione
c’è un tempo per fermarsi ad ascoltare
per pensare di cambiare direzione.
La mente come sai ci può ingannare
ma è un campo che possiamo coltivare
possiamo scegliere cosa annaffiare ogni secondo
e quante sono le ferite da curare, ho perso il conto.
Guardarsi dentro ha bisogno del suo tempo
guardarsi dentro tra un soffitto e un pavimento
scoprire che è prezioso anche il silenzio
e accorgersi di quello che è superfluo
guardati dentro, quando ti senti perso
e stai cercando qualche cosa di diverso
una luce o un tesoro ormai sommerso
guardati dentro, come guardi un universo.
E mentre tutto sembra senza uscita
sentirti libero diventa la tua sfida
dove trovi la forza per nuotare
anche quando ti senti soffocare.
La consapevolezza è risvegliare
i demoni ti vengono a parlare
e la paura che ti insegue come un’ombra
respirando può volare via, come una colomba.
Guardarsi dentro ha bisogno del suo tempo
guardarsi dentro tra un soffitto e un pavimento
scoprire che è prezioso anche il silenzio
e accorgersi di quello che è successo.
Guardati dentro quando ti senti perso
e stai cercando qualche cosa di diverso
una luce o un tesoro ormai sommerso
guardati dentro, come guardi un universo
senti che bello questo vento, che soffia tutto il tormento.
Arriva il giorno che lasciando andare
anche la rabbia inizia a rallentare
e quell’angoscia che sentivi sempre addosso
si trasforma proprio come fece il rospo
che poi non siamo solo i nostri errori
aspettando di sbocciare come i fiori.